A breve vado a letto.
Mi tiene compagnia “La rilegatrice di libri proibiti” di Belina Starling.
Un libro: una droga!
Me ne sono “intossicata” al punto che spengo la luce anche alle due perché non riesco a chiuderlo e riporlo sul comodino accanto a letto.
È ambientato a Londra.
Anno 1859.
I libri venivano rilegati esclusivamente da uomini. Le tematiche erano per lo più morali o religiose.
Testi pudici o almeno questa era la percezione guardando la copertina. Il titolo spesso veniva modificato per conferire una veste “innocua” alla rilegatura, in modo da non far nascere sospetti sui contenuti.
Leggo il mio libro e un pensiero mi distrae. Sarà che è domenica sera ed inevitabilmente penso già cosa fare nei prossimi giorni; o magari sarà che sono incappata sulle parole "[...] capelli arruffati".
I miei.. "capelli arruffati"! Devo assolutamente andare dal parrucchiere!
Lo specchio dice che ho una scopa di saggina in testa.
Gli rispondo, annuendo, che se mi presentassi al concorso pantène per vincere lo spot “capelli belli e lucenti” piuttosto voterebbero una balla di paglia.
Pasquale, mio fidato parrucchiere, perché sei 1000 kilometri lontano da qui?
Pasquale salvami tu dall’istinto assurdo, irrealizzabile, impossibile di tagliarli a zero. Smetterei di rovinarli con il phon.
Porterei in cantina piastra, balsami, creme e impacchi melmosi cremosi untuosi.
Ehhh… se non fosse per responsabile coscienza che mi impone femminilità…
Eppure di pasticci in passato ne ho combinati!
Tinti in toto: modello parrucca. Rossi, neri, biondi, neri/blu, neri/rossi.
Poi la fase R&’nB con le trecce per ben due volte!
Quanto li ho rovinati.
Quanto basta per rinunciare a quel color “prugna” che ho visto l’altro giorno tra gli espositori.
Meglio evitare. Sì, sarà meglio.
Anche Dora, la mia rilegatrice "proibita", dovrebbe dare una sistemata ai suoi "capelli arruffati"!
«Dora che ne pensi di quella tinta che ho visto tra gli scaffagli? dici che "prugna" fa cagare?»
Pasqualeeeee!!
Credo che per un pò li terrà arruffati. Adesso, infatti, è impegnata a rilegare "Des Divinités génératrices ou du culte du phallus" per il sig. Diprose.
È un testo sull'adorazione di Priapo, figlio di Dionisio e Afrodite. Priapo dominava istinto, forza sessuale maschile e fertilità. Le immagini che lo riguardavano non erano subdole, anzi... direi esplicative circa il suo ruolo.
Il committente le ha chiesto di pensare a un simbolo che lei stessa dovrà inserire in copertina; un simbolo che subdolamente rimandi al tema. Un messaggio subliminale antelitteram!
Riuscirà Dora?
Cosa inventerà?
… giro pagina, la notte è ancora lunga.
domenica 26 ottobre 2008
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