domenica 28 settembre 2008

Scappare

Ti sei mai svegliato la mattina con una voglia sfrenata di essere teletrasportato dall'altra parte del globo all'istante? Beh a me capita... di tanto in tanto... soprattutto quando non riesco ad affrontare più minestroni (che più propriamente si chiamano "seghe mentali") contemporaneamente. Perché non esiste un manuale delle istruzioni?

Domenica...

Oggi c'è un sole meraviglioso! Quasi quasi prendo la bici e vado a fare la turista per le strade pisane. Cosa mi blocca? Beh per cominciare un mal di testa formato famiglia (come direbbero qui "è nova") e poi... uhm... sono ancora un po' rintontita per la serata di ieri... il vino disinibisce, rallegra, ti fa sorridere, è buono... ma... come si dice "la sera leoni, la mattina..." giusto? Devo ancora carburare stamattina... pazienza.
In giornate di questo genere, così piene di sole, ci sarebbe da fare due passi al parco di San Rossore, parcheggiare la bici da qualche parte e addentrarsi nel bosco, sentire i picchi che fanno casino sugli alberi, vedere qualche scoiattolo, fotografare le montagne di pigne... ci sono stata qualche volta, ed è veramente bello. Se non ci siete mai stati, ve lo consiglio vivamente. Portatevi una bella giacca, perché anche d'estate in mezzo al bosco non c'è così caldo :-) figuriamoci a fine settembre!
In giornate così ci sarebbe un'altra cosa da fare e che non faccio da troppo tempo... una giro con i roller! Ho una voglia matta di andare sul lungomare viareggino (così tanto decantato ma mai visitato) a pattinare! Chi viene con me? Sono aperte le iscrizioni :-)

sabato 20 settembre 2008

Musica

Può la musica "accarezzare l'anima"? SI! È una sensazione meravigliosa quando ascoltando una canzone senti qualcosa nello stomaco, senzi come un brivido dentro, un qualcosa di indefinibile, solo percepibile, non palpabile. Oddio che razza di spiegazione... ma in effetti non è spiegabile. Le sensazioni non si possono spiegare a parole. Quello che sento io non è uguale a quello che sentono gli altri. Scatta qualcosa dentro di me, che mi fa chiudere gli occhi per essere partecipe fino in fondo di quella sensazione che mi travolge. Musica e Amore... gli unici linguaggi che parlano tramite le emozioni. Fanno viaggiare la fantasia, ed è bellissimo quando succede. Sto ascoltando in questo momento la canzone che ho inserito nel blog... oddio quanto è bella! Mi ha catturato, con la sua dolcezza... la chitarra che si... mi fa emozionare.

venerdì 12 settembre 2008

Blog

Autore-spettatore. Questa è la regola. Quando scrivi all'interno di un blog, sai che qualcuno in qualche parte del mondo, ti leggerà. Quando fotografi, sai che qualcuno guarderà. Quando rendi qualcosa pubblico... beh prima o dopo questo qualcosa non sarà più solo tuo, ma diventerà parte di altre persone, solo per il fatto di averlo letto, visto, sentito. Tu rimarrai solo lo scrittore, il fotografo, il musicista. Se pubblichi, necessariamente qualcosa passa sotto le grinfie di quell'autorità, virtuale... come si può chiamare? inquisizione. Qualcosa automaticamente verrà cassato, taciuto. Siamo tutti protagonisti... altrimenti avremmo deciso di scrivere un diario segreto, al quale confidare sogni, paure, emozioni, sentimenti, rivolgendoci a lui come a colui che ascolta e che non giudica. Cominceremmo con un banale ma incisivo "caro diario", per proseguire con "oggi mi è successo questo, oggi mi hanno raccontato quello, e perché non mi succede questo, e perché non mi succede quello, e perché non mi chiama, e perché non si fa sentire, e perché non ho il coraggio di dirglielo, e perché non mi guarda nessuno, e perché litigo con i miei..." più o meno queste erano le frasi che avreste trovato leggendo il mio diario una quindicina di anni fa (ebbene si, l'ho avuto anch'io un diario). Oggi tutto questo, o almeno parte, viene pubblicato, in una sorta di diario pubblico con tanto di norme redazionali, stile più o meno accurato e qualche censura qua e là.
C'è anche un altro modo di intendere un blog: condivisione. Condividere emozioni, sogni, speranze e fotografie con il mondo, o almeno con coloro che decidono di entrare spontaneamente nel mio piccolo mondo.
È bello pensare che ciò che scrivi verrà letto. Ogni piccolo tema trattato farà ricordare qualcosa a chi lo legge, magari lo farà riflettere... o semplicemente dirà "bello" per poi cambiare sito... che importanza ha? tanto ormai l'ha letto... qualcosa rimane sempre, anche solo la parola diario, e automaticamente si dovrebbe pensare ad Anna Frank, oppure inquisizione, che rimanda ai libri bruciati sul rogo perché proibiti... che voli pindarici si possono fare con la mente!
Avete appena letto quello a cui ho pensato questa sera, dopo aver visto un film (Crazy Love) e bevuto una piccola Beck's. Il film ve lo consiglio vivamente, la birra... magari bevetela in compagnia, è meglio!

martedì 9 settembre 2008

Commedia

Perdonatemi, ma in giro per la rete ho trovato questo divertente spezzone tratto da "Chiedimi Se Sono Felice" di Aldo Giovanni e Giacomo. È bella anche da leggere, non solo da guardare su youtube :-)

No, non disturbatevi, restate sulla sedia,
signori mi presento, sono la commedia.
Non son fatto di ossa ma di atti
che vi lascino rimborsati o soddisfatti
il mio cuore è chiamato trama
gente che si odia e che si ama,
il mio sangue è tutto ciò che accade
dal bacio, al duello con le spade,
il mio cibo è il vostro battimani,
il veleno, gli attori cani.
Io sono la commedia e mi divido in atti
per raccontare a voi gli straordinari fatti
di questi cavalieri e della loro dama
di chi crede di amar
e di chi invece ama.
Si narrerà del poeta Cyrano e del suo naso
che pare modellato con lo stucco;
ma non ditelo all'attore, non è il caso, perché ce l'ha davvero, mica è un trucco
e di Cristiano, giovane cadetto, che si esprime poco meglio di un gibbone
ma ha fascino ed è di bell'aspetto. Un po' di fantasia questa è finzione,
entrambi ardon d'amore, questo è il bello
per Rossana, cugina di Cyrano
di quest'ultimo ama cuore e cervello
ma ama corpo e viso di Cristiano.
Ma l'ora dei preamboli è finita
è l'ora che si vada ad incominciare
a tessere la trama e poi l'ordito
a svolgere, cucire e ricamare;
che squillino le trombe signori spettatori
inizia la commedia, che parlino gli attori.

domenica 7 settembre 2008

Vorrei fare...

Vi siete mai chiesti quante cose avreste voluto fare nel corso degli anni o quante cose vorrete fare nei prossimi? Beh io qualche lista virtuale l'ho già creata.
È una vita che dico "voglio andare a vedere i sole a mezzanotte a Capo Nord!" chi viene con me? Il problema è che bisogna prenotare con largo anticipo, perché il periodo giusto, o meglio quello in cui il sole non tramonta e c'è qualche possibilità di vederlo è da metà maggio a metà luglio, e quindi è un viaggio molto programmato. Un'amica di mia mamma c'è andata qualche anno fa... ha detto che a mezzanotte aveva gli occhiali da sole... anch'iooooo! Questa è una di quelle cose che farò, prima o poi. L'altro giorno in facoltà, ho letto di un corso shiatsu, che però fanno a Livorno... e che però sicuramente costa un bel po'... uffa! Quello di guardare i corsi di shiatsu ogni anno è ormai la prassi per me. È una di quelle cose che farò prima o poi... chissà... magari anche quest'anno... intorno al 27 c'è una lezione gratuita... magari ci vado, ma poi come si fa a dire di no? Non sarebbe uno sfizio che voglio togliermi, sarebbe comunque mettere qualche base per il mio futuro, ovviamente solo un (lungo) capitolo.
Stati Uniti... un'area del globo che mi piacerebbe vedere con mio papà. Vorrei arrivare là con lui, affittare una macchina e girare un po'. Lui ha una voglia folle di andare nel Grand Canyon, e magare farsi un giretto in elicottero (classico giro turistico... ma perché no?). Una nostra amica lavora all'università di Phoenix, in Arizona, ed è una vita che ci chiede di andarla a trovare... chissà... magari si riesce a fare anche questa "passeggiata" :-).
Parigi... mi è rimasta nel cuore. Ho vissuto là un anno, 10 mesi in realtà, durante l'erasmus. Ho conosciuto tanti suoi angoli nascosti. La Parigi turistica si visita in un mesetto... ma ci sono tantissime zone non turistiche che "valgono bene una messa". Oppure basta andare nei posti turistici ma arrivandoci da altre zone. Tipo, per andare alla torre, c'è la fermata proprio lì sotto, ma perché non iniziare a intravederla dalle fermate prima? Secondo me è il modo migliore per conoscerla :-). Montmartre... una meraviglia, ma nessuno conosce i vicoletti (che veramente non sarebbe il caso di girare da sola... ma io sono pazza e l'ho fatto... e forse anche incosciente). Ci voglio tornare, quando ci torno... mi sento quasi a casa, ed è una bella sensazione.
Trapani... beh questa è un po' più fattibile in effetti... magari ottobre. Visto che la Ryanair ha messo dei prezzi bassi... chissà, magari riesco a farmi un fine settimana là a ottobre... da venerdì a domenica. Chissà :-)
Vorrei fare... uhm... magari iniziare a
tradurre qualcosa di serio, magari sulla fotografia. Beh ci sarebbe la tesi da fare, e sicuramente è qualcosa di serio, che chissà magari poi se il risultato è buono, si può rivedere e pubblicare, no? E magari chissà, il professore di fotografia apprezza così tanto la mia traduzione sulle fotografie vernacolari che mi chiede davvero di collaborare con lui per la collana da tradurre.
Vorrei... andare da Gianfranco e chiedergli se mi presta le
foto del nostro giro per la Sicilia col T-Max500 perché le vorrei anch'io... e poi tutte le foto che mi ha fatto in tre anni... ma forse è il caso che rimangano dove sono.
Vorrei cantare da solista... (non ditelo a nessuno) ma non avrò mai il coraggio di farlo, né tantomeno di provare. Non credo di avere una brutta voce, sono pure intonata, ma... oddio che vergogna!!! Mia nonna mi ha sempre detto "bisogna vergognarsi solo di rubare"... aveva ragione... quindi chissà... magari un un momento di ubriacatura totale... chiederò se posso farlo...
Vorrei cambiare casa... ma forse la pigrizia... o semplicemente il fatto che ai miei l'idea di restare qui va bene, perché in casa non c'è mai nessuno e posso studiare in pace anche quando sono a casa, il fatto che c'è il giardino, l'uva fragola (che buona), i fili per stendere i panni, i coinquilini che non rompono... vorrei... ma non so. Per farlo dovrei prima mandare una raccomandata al padrone di casa con un preavviso di 4 mesi... che scatole!
Avrei voluto fare qualche partita a calcio quest'estate, come l'anno scorso (mamma che sudate, e che giocate... tutte le settimane!) ma gli amici scarseggiavano, uno rimasto a Perugia a lavorare, l'altro lavorava sempre, l'altro "m'annoia"... scatole... vabbè pazienza.
Avrei voluto portare a spasso di più Pluto, fargli più foto... in 10 anni ho paura di averlo trascurato... quanto mi dispiace! Era solo pigrizia! Pluto non volevo! Quando ci penso mi viene ancora il magone. Shony ha un miliardo di foto, Pluto molte meno :-( Cavolo con lui ci sono cresciuta! Quando è arrivato in casa, era dentro uno scatolone, un batuffolo di pelo con 4 zampe che preannunciavano già la futura stazza! Un incrocio tra un San Bernardo e un Setter inglese. Spettacolo! Papà lo ha trovato in polveriera insieme ai suoi 3 fratellini, ai quali purtroppo era stata uccisa la madre... sigh... Era un cane di una pazienza indescrivibile! Quante risate quando ha abbaiato per la prima volta ghghghgh! Alle medie tornavo sempre all'una a casa, e Pluto all'una meno dieci mi aspettava davanti alla porta di casa. Che cane!!!
Oddio quanto ho scritto!!! Perdonatemi miei assidui e numerosi lettori! Non me ne vogliate... sono parole in libertà le mie, escono dalla tastiera così come le penso.

mercoledì 3 settembre 2008

Felice

Se vuoi essere felice, basta volerlo. Oggi lo sono. Per tutta la durata delle mie ferie (se si possono chiamare così) sono stata rinchiusa in casa, anzi in terrazza (per carità con vista mare e monte Cofano, spettacolo) a tradurre e studiare il manuale di fotografia per l'esame di oggi. Sono felice perché l'esame è andato bene, anzi più che bene. Ogni tanto i sacrifici si fanno, bisogna farli, aiutano a crescere, a maturare, a "diventare grandi". Il mio non è sicuramente stato un grosso sacrificio... però lo rifarei mille e mille volte per ottenere quello che volevo. L'ho sempre detto "volere è potere", è il mio motto, è quello che mi aiuta ad affrontare i problemi... veramente però non tutti. Comunque è vero, se vuoi veramente qualcosa, la ottieni. E quando la ottieni ti rendi conto che il tempo che ci hai messo per ottenerlo... beh è passato, è andato, si è volatilizzato in un secondo, e ha lasciato lo spazio a un pezzettino di felicità che però pur essendo piccolo ti rallegra il cuore, ti scalda l'anima e ti fa brillare! Oddio che ho scritto... tutta questa poesia per un esame andato bene... sono proprio fusa. Non ero l'unica oggi ad aver preso questo bel voto... e quando capita... nella mente passa quella brutta parola alla quale non devi permettere mai di entrare: mediocrità. Sì, per un momento mi sono sentita mediocre. Non permettere mai a nessuno di considerarti mediocre, o per lo meno non permettere mai a nessuno di dirti una cosa del genere. Me l'hanno detto un giorno, durante un litigio (uno dei tanti). Poche volte mi sono sentita così frustrata. Il De Mauro per mediocre dà: di qcn., che possiede capacità limitate o scarse doti; di scarso pregio, di qualità non buona. Ma vi rendete conto? Vi giuro ero rimasta senza parole. Vabbè... è acqua passata... per fortuna mia!
Volere è potere... con questa frase ho dato un po' di carica in giro :-) e aspetto ancora una piantina carnivora :-) :-)
Niente foto per oggi... ci penserò domani :-)

martedì 2 settembre 2008

Baciando

L'avevo detto che ero curiosa di sapere quanto avrei tenuto in vita questo blog! Ieri non ho scritto niente e oggi mi ritrovo con una tastiera davanti, un monitor e la mente completamente vuota! Però intanto ho già scritto qualche riga riferendovi che non so cosa scrivere... e per ora me la sono cavata. Ne avrei tante di cose da dire in realtà, ma dovrei mettere la mano nell'ampolla gigante per pescare quale delle tante sia il caso di raccontare qui, davanti a questo vasto pubblico. Pubblico... uhm... mi viene in mente il teatro. Cavolo quanto mi piacerebbe riprendere a recitare, mi divertivo da matti sul palco, anche da sola a camminare su e giù davanti a tanta gente e parlare parlare parlare. La commedia che ho preferito è stata Molto Rumore per Nulla di Shakespeare (che alcuni dicono che non sia mai esistito... dicono il suo nome vero sia Michelangelo Scrolla Lanza... bah). Quanto avrei voluto avere la parte di Beatrice! Era così simpatica... e invece ho fatto Antonia (nell'opera originale era un uomo... Antonio... ma pazienza) personaggio piatto.
Via, stasera ho scritto veramente poco, chiedo venia miei cari videospettatori, ma mi restano poche ore e saprò se la traduzione che ho consegnato venerdì notte è andata bene o meno.
Non posso salutarvi senza aggiungere una foto. Guardate che dolcezza. Indovinate, è stata una donna a scattarla. Ebbene sì, anche le donne nel 1869 si divertivano a mescolare acidi e a provare a scattare e sviluppare qualche foto. Comunque l'autrice è Julia Margaret Cameron. Secondo me è meravigliosa.